Ho sempre considerato la scrittura il viatico verso una sorta di eternità personale, un modo per restare anche dopo fuori dai contesti quotidiani in cui ci agitiamo. Ho anche immaginato che più di 10 anni siano un lasso temporale, virtualmente parlando, così grande da ripulire chi ha scritto dalle innumerevoli sciocche questioni che lo hanno ossessionato prima. Detto in altro modo vorrei che il web si dimenticasse di me! Vorrei anche che si dimenticasse di voi, almeno di alcuni di voi, perché a questo ambiente e a quest'uomo niente avete dato se non mediocrità e fastidi.
Quando sentirò avvicinarsi l'istante dell'alchimia della scrittura- SCIASCIA- GIUGNO 2025
lunedì 24 febbraio 2025
domenica 23 febbraio 2025
NON IMPORTA PIU' -
Dietro la delusione e l’agitarsi di questa sciocca apparenza a me è rimasta una quiete profonda, quella di certe sospensioni notturne adesso che la sera allungandosi regala più tempo per riconsiderarmi. Lo so che probabilmente state valutando queste parole come la quintessenza di un estetismo inutile e barocco ma non m’importa più. Capire, capirsi, mischiarsi, amarsi…dire finalmente. E dire basta senza nessuna specificazione perché una stagione è finita e le prossime saranno di altri ma non più mie.
sabato 22 febbraio 2025
MIMI’ -
Sono addivenuto alla conclusione che solo l’intuito, il flash immediato, il volo su tutto e tutti senza dimenticare il paesaggio che stai sorvolando, può aiutare chi mi incontra a comunicare sul serio con me. Sono così stanco, mi rifugio sempre più in fondo. Non scrivo più Mimì, è così difficile trovare un varco, interlocutori, sensi, ragioni, raccontarsi senza ferire in modo pregiudizievole. Il blog è lì, mi rappresenta, non posso disquisire io sulla mia letteratura, sulla sua effettiva validità. Io quando scrivo sono fuori da tutto, non scrivo per nessuno in particolare apro il cuore e l’intelletto e mi lascio andare. Scrivere è la mia libertà non la baratterò con niente altro al mondo vorrei fosse anche quella di chi mi legge nell’attimo perenne dello sguardo che passa sulle parole. Ero così già a dieci anni, solo mia madre lo aveva capito, a lei riusciva facile seguire il filo che si dipanava dai miei occhi di bambino alla grande libreria di casa. Ho avuto questa sensazione con te, per questo ti scrivo, per questo provo un gran piacere pensando che tu mi leggi.
venerdì 21 febbraio 2025
giovedì 20 febbraio 2025
Ho visto storie d’amore
Ho visto storie d’amore compiersi interamente
dentro uno sguardo, una carezza, un dono, una frase,
un rifiuto.
mercoledì 19 febbraio 2025
TRAGITTI -
In Sicilia ho capito alcune cose importanti e altre le ho definitivamente eliminate dal mio bagaglio esistenziale. Le idee e le sensazioni cresciute con me negli anni dell’adolescenza in sella ai pedali di una bicicletta tra i filari di pioppi della bassa padana sono diventate forti e chiare dopo aver riattraversato lo stretto.
martedì 18 febbraio 2025
BLUES
Stanotte non c’è che la tua ombra che resiste al fuoco, e questa parete bianca. le spalle sono vuote in queste stagioni senza misura: fa freddo ovunque. Il freddo ha il suono che sento farsi ampio nelle fessure, mentre raccolgo la mano che mi passasti nei capelli il tempo è come tempo dell’amore, stanco quando arriva. Quando scompari dietro l’angolo che hai costruito chissà dove le stanze hanno altre stanze, puoi prendere appunti ma ora è necessario dimenticare, poi scriverai appunti di me fermati in qualche nodo della voce. Ti saluto, è necessario dimenticare, per chiudere l’assenza. E così poi potremo dire che stiamo andando in un’altra direzione. Il tuo vecchio impermeabile è un vuoto che frana questa notte, chi sono gli angeli adesso? Chi sono i peccatori? Accarezzami la ruga che ho sulla fronte. -Ti ho lasciato qualcosa di me a ricordarti dallo specchio che siamo stati qui - Siamo stati qui. - e che sono sempre un altro che non riesco più a ricordare.
lunedì 17 febbraio 2025
IDIOTI -
Non scrivo di politica ma la conosco bene, non scrivo di storia perchè ho la sensazione che in rete la conoscano pochissimi e che non interessi a nessuno, meglio raccontare ad libitum le proprie fornicazioni sessuali, domestiche, lavorative (tranquilli signori miei manca poco e di lavorativo resterà quasi niente con buona pace di Mattarella e Conte e compiacimento di altri di cui non conosciamo nemmeno il nome). Idioti! Siamo una banda di idioti governati da una oligarchia di curiosissimi semidei intenti solo a conservare il loro Olimpo. Noi d'altro canto siamo bravissimi nell'aiutarli; i latini dicevano " divide et impera", così passiamo il tempo a litigare tra noi a sbatterci in faccia le nostre mal coltivate ideologie come merluzzi puzzolenti, lo facciamo tutti me compreso, lo fanno anche i guru di destra di sinistra di lato e di sotto.
QUELLI DI SOPRA ci guardano e ridono.
sabato 15 febbraio 2025
FINALMENTE SOLO -
C’è un silenzio corposo solcato di tanto in tanto dal ronzio delle auto che passano veloci a cento metri da qui sul lungomare. Mi siedo con le gambe penzoloni sulla massicciata di cemento che fa da banchina, e sono finalmente solo.
venerdì 14 febbraio 2025
NUDI -
Adesso sì che ti sento, adesso sì che mi vuoi, adesso le parole cambiano significato e possono mettersi di fianco a guardare il bisogno di assoluto che ferma il tempo. Di notte, mentre ti riaccompagno a casa, mi parli a lungo di te, del lavoro che fai, dell’altro, dei mille motivi che formano la tua musica. Non ricorderò altro Elisabetta ma scriverò di noi sul blog e sarà come se uscissi nudo di casa.
giovedì 13 febbraio 2025
CITAZIONI
Signora, prendo a prestito la sua citazione di Sciascia, ricordare e trattenere serve innanzitutto a me. Se non lascio svanire certe mie stagioni, certe emozioni e certi volti riesco a salvare anche la mia identità. La metamorfosi che aleggia su ciascuno di noi è un incubo sottile, chi mi conosce ora crede di sapere abbastanza di me, chi legge ciò che scrivo amplia l’orizzonte ma lo “scrittore” si rivede, analizza, rivive, in parte si acquieta. Credo che il significato, da molti osteggiato, della frase – scrivo per me stesso- sia proprio questo: dico di me quindi continuo ad esistere. Resta il problema degli interlocutori, possono essere un patrimonio o una perdita continua, una crescita inaspettata a volte oppure la mannaia definitiva. Quanto al resto io non so scrivere diversamente, è un mio limite, anche gli argomenti non prettamente personali sono filtrati dalla mia persona…Forse sono un autobiografia continua. Stucchevole?
mercoledì 12 febbraio 2025
Jonio
C’è una luce particolare oggi sullo Ionio, un filtro di perla per ammorbidire gli spigoli dei miei umori confusi. Anche ora la musica di uno degli artisti che ho amato di più mi porterà fuori dalle secche di questa sera infinita, sarà il dito che ti indicherà la mia luna, ti dirà le parole che io non so pronunciare e avrò la speranza che l’amore in assoluto ricomponga il dissidio di sempre e che scriverlo non sia stato inutile.
martedì 11 febbraio 2025
CATARSI -
Ad altre cronache più immediate si dà spazio, sono le morti avvenute quelle che pesano sui nostri resoconti, dei prevedibili decessi non si discute quasi mai. Viviamo la morte sociale del nostro paese come una forma di immensa catarsi, l’unica che possiamo permetterci. I blog non fanno eccezione, non possono perché conta molto di più il massacro verbale, l’urlo continuo e anonimo, la diffusione di percezioni frammentarie, quelle che ci fanno più comodo.
lunedì 10 febbraio 2025
UN'ECO -
L’altra sera ho pensato, guardando la luna affacciata sul mare, che l’amore per me era ed è sempre stato l’eco della mia solitudine dinanzi alle cose che amo. Il desiderio perennemente insoddisfatto di condividere la poesia della vita in tutte le sue manifestazioni con un’altra da me. Pensai che il blog sarebbe stato utile a questo: la testa fuori e le mani alzate per continuare a rincorrere i sogni, per non sfogliare le pagine da solo.
domenica 9 febbraio 2025
CIAO EUROPA -
Le ultime dinamiche politiche mi ripetono con monotona cantilena che le spine che mi pungevano 30 anni fa sono ancora acuminate, e fanno male; la Sicilia in Italia non c’è. Non credo all’ideale europeo e quello unitario mi sembra ormai fatiscente purtroppo; non credo che una forte sensibilità culturale possa colmare vuoto immenso di un popolo e di una storia che ci ha consegnato ad altre realtà. La forbice si allarga, la storia si ripete, la tv ronza, non ha perso nessuno, sono tutti a cavallo delle cifre e delle statistiche, su e giù, maggioranza e minoranza discorsi vuoti. Io abito nella più grande isola del Mediterraneo un ottimo posto dove trascorrere le vacanze un pessimo posto dove fare gli europei o gli italiani. Nonostante i premi nobel, nonostante tutto. Ciao Europa, in fondo ti andiamo bene così.
sabato 8 febbraio 2025
VERO -
Sono un uomo, vero, in carne e ossa, ho compreso che su queste pagine posso deporre solo una parte del mio spirito, non è cosa da poco! Il riflesso che già vedo fa parte dello stesso ambito mentale e so bene che non gli si può dare un corpo: l'attenzione è comunque di rigore perchè il rischio di trascendere è sempre presente.
venerdì 7 febbraio 2025
PUNTO ZERO -
Il bisogno dell'anima, il desiderio e lo stimolo fisiologico a mettere nero su bianco è insito in me da ragazzino, sono sempre stato cosi' ma se non fosse esistito il web con la sua esposizione pubblica così chiassosa io avrei scritto su carta per i fatti miei e tutto sarebbe stato portato su un altro piano. Qui non è possibile, non per me. Io credevo di aver trovato, sì lo credevo ma c'erano gli altri assetati di sangue, pronti a imporre la loro via, il loro senso, le loro dinamiche e a stravolgere la mia. Deluso? Delusissimo. Non cancellerò nessuno dei miei blog da essi per vie traverse si può arrivare ad altri blog, le mie pagine sono lì, saranno così fino a quando il potere elettronico lo permetterà. Non so chi le legga, non so più nulla, ho inserito la moderazione, ogni tanto costruisco una nuova colonna sonora (è il mio unico diletto), cerco immagini, vi leggo e scappo via lontanissimo a implorare il mio sogno di non abbandonarmi per sempre, gli giuro che scriverò ancora di lui, sciorino progetti e spargo in giro fogli appena accennati. Lui mi guarda silenzioso poi mi dice che è tutto pronto, che il mio testo l'ho scritto in un tempo lontanissimo e estraneo a questo e che c'è una donna che lo conserva. Appartiene a lei.
giovedì 6 febbraio 2025
GLI ULTIMI ANNI -
Ho letto molto negli ultimi 45 anni: solo questi ultimi 4 sono stati caratterizzati da un rallentamento. Ho letto il web e la sua produzione. Non ha retto quasi mai il confronto col cartaceo, ma in fondo la blogosfera è nata per comunicare, anche le proprie impotenze, e conoscere, anche i rispettivi limiti.
mercoledì 5 febbraio 2025
INDIVISIBILE E SOLITARIO -
Un giorno ti dirò come e quando mi accorsi del progetto infondato e dell’altra verità, più profonda, di quando mi accorsi che la condivisione non appartiene all’amore e quanto esso sia intimamente, visceralmente nostro. Indivisibile da noi stessi, solitario.
martedì 4 febbraio 2025
ASSIOMI-
Ci vuole amore con intuito e pazienza. Amore oltre il sesso e con il sesso, tempo, pacatezza. Un sorriso e soprattutto niente soldi in mezzo ai discorsi! La cosiddetta necessità economica rovina qualsiasi rapporto, un sole acido che fa appassire il paesaggio. La mia vita dice questo, i miei ultimi 35 anni lo ribadiscono.
lunedì 3 febbraio 2025
PIOVE -
Senti ti sono amico io, l’unico che hai, raccogli tutto, metti in stiva e parti! Non è questa la costa dove andrai a spiaggiarti come la balena che sei. Esci dagli schemi e giocaci, chi può impedirtelo? Se esiste un “grande sogno” è questo ed è infinito…non ti accorgerai nemmeno di morire. Piove, meravigliosamente piove, l’acqua detta un ritmo diverso al mio tempo, lascia dentro di me pozze piene di riflessi tremolanti: vi sbircio dentro e l’uomo che sono ritorna bambino con contorni imprecisi e molti sogni ancora da afferrare. Prima del grande secco dell’anima. Riapro lo stesso foglio oggi come se fosse il richiamo di una stagione che torna, di una speranza che cresce. Di un sogno che non muore.
domenica 2 febbraio 2025
SOLTANTO IO -
Tuttavia sono qui, tuttavia prenderò le misure e lascerò anche qui la mia orma. Gli altri, i contatti, i lettori o il sale che fa di un blog qualcosa di vivo o una crisalide mummificata, li lascio al destino e all’evoluzione fisiologica dei miei e dei vostri istinti. Qui io non devo nè piacere nè dispiacere, qui ci sono soltanto io, Enzo. E testimonio me stesso nella consuetudine mediocre e brutale dei miei giorni, uno dopo l’altro.
sabato 1 febbraio 2025
UN'IPOTESI -
Se ami non fai l’amore, ce l’hai dentro e lo tiri fuori,
non ti vedi mentre lo fai e quindi non hai nessuna
pruriginosa fantasia sessuale.
Non c’è sesso nell’amore ma solo sviluppi trascendentali
di una nobiltà eterna che hai come patrimonio da spendere.
E lo spendi male, sempre.
Il concetto di piacere sessuale sta stretto dentro il mio amore:
prima no, prima ci stava benissimo ma era un’ipotesi.
venerdì 31 gennaio 2025
UN'ALTRA STORIA -
Ho deciso di sedermi su un’immaginaria panchina e ricordare. Ricordare bene e con attenzione perchè il tempo trascorso è tale e tanto da sfidare le capacità della mia mente a non farsi travolgere dai miraggi e dalle illusioni. Lo smarrimento di prima ritorna, insistente: questa stanza e questa città sono tutt’altra cosa dalla storia che voglio raccontare, sono la valle solitaria e lontana dove lascerò le mie ossa, il cimitero dove finiscono i dinosauri come me orgogliosi fino in fondo della loro inevitabile immanenza.
giovedì 30 gennaio 2025
mercoledì 29 gennaio 2025
CONTINUERO' -
Continuerò a scrivere, non faccio nessuna fatica: incredibilmente sono tornato ai miei anni giovanili, quelli del flusso inarrestabile e sfrontato, continuerò a scrivere anche riscrivendo, continuerò a scrivere rileggendo poichè la lettura è scrittura, continuerò a fare ciò che voglio come voglio e quando voglio.
martedì 28 gennaio 2025
SOLO UN'OCCASIONE -
Il blog, lo ripeto, è già scritto, lo è stato da sempre, WordPress o Blogspot sono stati solo l’occasione, il mezzo per travasarci dentro tutta la parte di me che ci entrava, era scontato che tracimasse e rompesse i cabbasisi ai vicini… non sono un rompicoglioni, sono curioso e purtroppo so leggere e scrivere e lo sanno fare tutti gli altri me stesso che mi accompagnano. Non sono nemmeno così misurato e classico come faccio credere (un po’ mi diverto) però non posso sfuggire né alla mia educazione familiare e sentimentale nè alle mie esperienze: ci provo talvolta ad accomodarmi in salotto (sono bravissimo anche in jeans e t-shirt) ma poi mi chiamano dalle altre stanze…
lunedì 27 gennaio 2025
FRAGILI -
Tutti quelli che hanno un minimo di testa, che hanno amato davvero e quindi sofferto, tutti quelli che sanno mettere nero su bianco parte della loro vita intellettuale ed emotiva sono fragili, nessuno escluso. Non nego che la mia esitazione nello scrivere in privato è anch’essa legata alla mia fragilità e alla pletora di batoste prese sul web a causa dei miei blog. Siamo fragili ma questa è la conditio sine qua non affinchè io scriva: se fossi l’uomo scioccamente definito e sicuro, quello senza dubbi e dispensatore di certezze non avrei mai scritto un rigo, soprattutto in rete.
domenica 26 gennaio 2025
MACCHIA D’OLIO -
Sarebbe necessario avere un'idea precisa del termine "Nazione", del suo significato culturale in senso lato, storico, culturale e religioso: in rete pare ce l'abbiano in pochi e si gioca pericolosamente con tale ignoranza. Si gioca in modo scorretto. L'assioma secondo il quale non si debbano impedire migrazioni di entità simili a quelle degli ultimi anni ma anzi le si debba favorire è PURA FOLLIA. Non ha altro senso a meno che non si stia perseguendo una precisa strategia mirante a una nuova pulizia etnica applicata col metodo della sostituzione progressiva di una popolazione sull'altra, di una eradicazione dei principi economici culturali di certi popoli a favore di altri. Io non sono d'accordo e lo affermo in modo netto: l'islam non mi piace e non lo voglio tra i piedi. Questa affermazione è grave me ne rendo conto, ma come si fa a separare una fede come quella nell'islam dalle sue conseguenze civili e sociali? E' possibile sorvolare allegramente sulla realtà concreta di una società islamica come si vede chiaramente in tutte le realtà in cui questa religione domina il panorama umano? E' lecito negare che tutti i paesi islamici sono teocratici? Come posso da occidentale dimenticare la storia del mio continente, lo spirito culturale, religioso, politico di questo ultimo millennio, posso far finta che S. Francesco, Giotto, Michelangelo, Lutero, Voltaire, i roghi...mio padre e mia madre svaniscano perchè ci sono altre realtà più importanti e nuove? Rimescolare le carte in ossequio a tendenze e ideologie imposte da una pseudo cultura da web pilotate da un europeismo a senso unico non fa per me. Non mi piacciono coloro che dopo decenni di lotta per la laicità dello Stato e dei cittadini, dopo prese di posizione durissime nei confronti del Vaticano e della idea cristiana di società, dopo anni di scrittura sulla liberazione femminile, non alzano un dito, non scrivono un rigo non cantano una canzone contro il mondo islamico ma invece scrivono in rete felici e beati del suicidio intellettuale verso cui stanno precipitando. O sono pazzi o sono ipocriti: li disprezzo in entrambi i casi. Guardate per un attimo le coste dell'Africa settentrionale e della Turchia, osservate la posizione geografica di Grecia, Italia, Sicilia, Spagna, analizzate gli itinerari e i confini nazionali e pensate a chi vive dentro di essi. Questa è l'unica e seria cosa da fare prima di sparare giudizi etici e affrettati sui fatti degli ultimi dieci anni nel Mediterraneo; l'islam e non solo la sua povertà endemica si sta diffondendo a macchia d'olio sul vecchio continente. A chi giova? Al mondo femminile senz'altro no: qualcuno mi spieghi allora come mai è soprattutto il mondo femminile a appoggiare una simile causa. Le donne di cultura, con buone letture alle spalle, con una vita di sacrifici spesso misconosciuti, con un'idea chiara e forte della propria identità sociale e culturale NON PRONUNCIANO UNA SILLABA CHE SIA UNA contro lo scempio legalizzato che l'islam pratica sul mondo femminile! Una parola care blogger dei miei stivali su atti sociali che da noi si chiamano stupro, pedofilia, schiavitù etc etc e sui quali voi invece siete disposte a leggiadre giravolte pur di dimostrare che sì va bene così e bisogna comprendere. La cosa sconvolgente è la reazione che avete appena qualcuno/a ve lo fa notare: scandalo e acredine a gogò, puzza sotto il naso e ironia a un tanto al chilo. Tenetevi stretta questa idea, resto della mia e non intendo favorire in alcun modo la trasfusione di quel mondo nel mio per vederlo sparire entro i prossimi trentanni.
sabato 25 gennaio 2025
ESTRANEITA' -
Io non ho più nulla da scrivere se non mia scostante estraneità a molti pseudoconcetti cresciuti con l’erba della bassa e annaffiati dalle acque di un possibilismo sconsiderato. Non c’è alcuna alternativa miei lontani bloggers, torneremo alle città e alle valli sospettose l’una dell’altra e coltiveremo i dialetti perché non abbiamo saputo possedere la lingua tramandataci dalla nostra storia culturale.
giovedì 23 gennaio 2025
UN MODO -
Il mio modo di scrivere è terribile nei rapporti virtuali, io so, credo di sapere, qual è il click che innesca certi drammi: scrivo sempre del vero! Sono veri i personaggi e i luoghi, i particolari, le cadute e i sogni, le parole. Scrivo di me perché di altro non so scrivere e dandomi in pasto a chi legge spesso vengo gratificato con gesti indegni, da invidie e questioni che non c’entrano assolutamente nulla con la mia persona e la mia misura. Non mi fido più e non sono in grado di mutare la percezione che hanno di me all’esterno. Tutto questo incredibilmente risulta slegato dalla mia sintassi, dalla mia terminologia, dalla mia cultura dal mio passato…dal mio tutto. In rete io mi sono rivelato più che fragile, direi nudo e il fango l’ignoranza e la maleducazione si sono ampiamente divertite con me.
mercoledì 22 gennaio 2025
IL DITO E LA LUNA -
Mi guardava di sottecchi, curiosa
- Che fai con quel quaderno?
- Scrivo al mio amico mamma
- Ah…perché non gli parli?
- Perché mi distraggo…si distrae
- Sciocchezze (ma non ne era convinta), parlagli invece di passare ore intere chino su quel foglio.
Parlagli Enzo, guardalo negli occhi mentre lo fai, vedi come muove le labbra...guardalo mentre vive, non restare chiuso dentro le parole che scrivi. Parlagli. Era Milano ed era il 1962 . Chiusi il quaderno ma ero convinto che scrivendo mi avrebbe capito e ascoltato, viceversa tutto sarebbe passato via in poco tempo. Avevo due desideri a dieci anni abbracciare il mondo e raccontarlo agli altri, le altre vennero subito dopo. Desideri che col tempo acquistarono il contorno di utopie da inseguire per una vita o abbandonare ad un più prosaico destino. Il desiderio occhieggia ancora di tanto in tanto fra le trame di una vita "trascorsa in un confronto impietoso tra l’utopia, gli impulsi e questo mondo che mi è toccato in sorte. La libertà, l’arte, la democrazia e la rappresentanza, la Storia e persino l’amore, tutto questo immenso e composito fardello di idee mi hanno da sempre attraversato in modo rivoluzionario, filtrato dalla cultura della mia maledetta generazione in bilico tra presente e passato. Autocit". Questo era invece Palermo 1992.
Capire e farsi capire, scrivere infine credendo di comunicare meglio, aspettandosi un segnale dagli altri mondi: una linea diretta senza intermediari, senza tutor, avendone sulle spalle secoli, con ragioni piane e intuitive, fautrici di nuovi passaggi attraverso il confine dei nostri personali recinti. Non parlai a quel bambino allora, gli scrissi ma conosceva poco l’italiano, meno di me. Non credo lesse il foglio che gli passai sotto il banco. Non è vero che mi faccio capire ma la scrittura ovunque io l’abbia posata rappresenta ancora il luogo più vicino ai territori del mio spirito. Ma non basta, non basterà mai almeno per me: tra l'intuizione scritta nella mia mente e la sua apparenza sul foglio c'è chi legge! Tra il mio mondo e il suo messaggio esterno c'è il vostro. Non collimano mai. Gli equivoci legati a indole, culture ed esperienze diverse sono muraglie insuperabili.
Ho creduto per un breve e felicissimo tempo che l'espressione scritta in rete fosse comunicazione in tempo reale, liberazione e dono. Tutto si è schiantato sulla moderazione dei commenti! Questa notte il vecchio sogno sembra ancora vivo, risuona come in quelle ore sulla punta del faro trascorse a lanciare il cuore oltre l'orizzonte. "C’è una splendida notte oggi sullo Ionio, un filtro di perla ad ammorbidire gli spigoli di un’esistenza: c’è la musica di De Andrè, sarà quella a portarmi fuori dalle secche di una notte infinita, sarà il pioniere, il dito che ti indicherà la mia luna, ti dirà le parole che io non so pronunciare e avrò la speranza che l’amore in assoluto ricomponga il dissidio di sempre e che scriverlo non sia stato inutile.Autoocit" Questa era Siracusa 2012.
Autocitazioni, dubbi, speranze, vittorie e sconfitte... Scrittura. Adesso non c'è più tempo. Resta la lettura.
Eletta impossibile
Giudicare non lo ritengo un difetto, tutti noi giudichiamo ma non tutti dichiariamo il giudizio, così confrontarsi diventa difficile se non inutile. Del resto ciò che abbiamo in testa vien fuori poi con le nostre azioni e i nostri atteggiamenti quindi perchè mantenersi nell’indefinito o glissare? Non capisco questo nascondersi, questo dire sempre a metà. La scrittura non è fatta per questo, se essa deve restare che sia almeno sincera, un punto di riferimento chiaro. Io scrivo in modo riconoscibile, non ho varie sintassi utilizzabili a piacere, scrivo come sempre ho fatto fin da ragazzo ma ho assorbito varie scritture e mi hanno affascinato non lo nego. Ho letto anche la tua scrittura, difficile e complessa quella in rete, più netta qui sulla mail, è normale che anch’essa entri a far parte del mio patrimonio culturale: lo dico a te vampira di parole, ogni contatto resta, ogni riga scritta resta, costruirci sopra è possibile perché abbiamo gettato le fondamenta.
martedì 21 gennaio 2025
Interrotti
Questi testi li ho interrotti io. E’ accaduto anche mentre li scrivevo (raramente) ma soprattutto in seguito quando li ho ripresi, riveduti e corretti. Non comprendono solo un frazionamento diciamo concettuale, il tentativo di estrarre da un argomento complesso il “cuore” del mio pensiero, ciò che dovrebbe restare nella testa di chi legge. I discorsi comprendono anche una miriade di interlocuzioni avvenute al tempo della mia permanenza in rete (non ho mai commentato tanto per farlo ma con un’attenzione precisa al modo e alla lingua); riuniscono parti di lettere private scambiate in questi anni con vari interlocutori e infine vi si trovano anche brevi pensieri conclusi in se stessi trasposti sulla pagina esattamente come mi erano entrati in mente. Capisco che l’aspetto finale può risultare disorientante ma non c’era alcun modo di fare altrimenti, io ho sempre considerata scrittura mia qualsiasi cosa sia uscita dalla mia penna, quindi anche questo strano mosaico deposto adesso sulla pagina.
lunedì 20 gennaio 2025
Mozart
E’ tipico per gente come noi, dubbiosa e caparbiamente vorace, chiedersi ,nel momento in cui ci adoperiamo in un'attività, che senso ha continuare a farla . Scrivere nel blog per esempio.
Si scrive per comunicare. Non inganniamoci. Si scrive per svelarsi all’altro e d’improvviso: mentre scriviamo, ci accorgiamo di alcuni nostri aspetti che non avevamo preso in considerazione. Ma non è certo per avere stupori di tal fatta che scriviamo. Questo spazio è da riempire per opporsi al vuoto che avanza, per credere e infine per poter continuare a pensare che una carezza può ancora cambiare il mondo. Ma quale carezza? E’ sufficiente condividere il calore ed il bisogno di stringersi l’un l’altro senza veramente comprendere, magari travisando, ma solo volendo avvicinarsi e abitare nell’altro con tutte le proprie urgenze d’essere insieme e non soli e non muti e non abbandonati?
Oppure... oppure al di là della gioia di accomunarsi , di farsi prendere e farsi amare e condividere la casa non può che preservarci dal non senso solo una vera e profonda intuizione della essenza prima dell’altro di cui presto e facilmente riconosciamo l’ombra ed il demone celato tra le parole ed il buio? Allora , quindi, non può bastare abitare nella stessa casa, ma è necessario per poter realizzare l'essenza profonda di se', è assolutamente necessario " vivere" le stanze dell'altro. Le " stanze segrete”... le stanze sono sentieri impervi . Le stanze non hanno nulla che può ricordare l’accoglienza mondana e salottiera di un invito per un tè. Le stanze Sono pericolose. Non siamo solo quel che mostriamo di noi, la parte più aerea e leggera di noi è quella che ci fa incontrare. Non possiamo fermarci ad una carezza fraintesa. Ad una visita all’ingresso della casa. L'ingresso non è che l’inizio di un perlustrazione che stiamo intraprendendo. E’ l’inizio della ricerca della bellezza sobria e radicale del seme che ci genera. . l’assoluta bellezza che è morte delle nostre miserie e vetta altissima dei nostri giorni, mano aperta a carpire il segreto dell’anima del mondo.
Sarà infine la bellezza a redimere la casualità per la quale siamo esistiti…la bellezza senza nessun’altra specificazione. Dentro questo universo sonoro io sento pulsare il senso di ciò che siamo, tutti, anche se controvoglia: è un interlocutore di una bellezza sublime, non è possibile non percepirne la gioia e lo splendore. La verità è questa: non si finisce mai veramente...si trapassa verso l'orizzonte più ampio per gli occhi della nostra mente.
domenica 19 gennaio 2025
MACIGNI
Tutti quelli della mia generazione sono diventati dei macigni, i migliori delle pietre rotolanti e come tali destinati a schiantarsi giù in fondo; rotolando abbiamo attraversato quasi tutto l’attraversabile e di fatto ci siamo allontanati da ogni cosa.
sabato 18 gennaio 2025
UN IBRIDO PERFETTO -
Ho poco tempo e ne ho sprecato moltissimo appresso alla beat generation e al decadentismo meridionale, sono stanco…soprattutto di leggere e ascoltare minchiate. L’impulso di mandare tutto a quel paese e andare a Lampedusa per guardare in faccia L’Africa fa il paio con quello di mettermi un abito di buona sartoria e ricominciare a frequentare i salotti buoni della mia città: non pensiate che le due condizioni siano inconciliabili, io culturalmente sono un ibrido perfetto, un camaleonte, mi adatto e scruto.
venerdì 17 gennaio 2025
PUNTUALE LA SERA -
E’ questo il tempo? Quello che vorrei è un distillato di scrittura, ora che ancora posso permettermelo. Negli anni precedenti ho mangiato molta letteratura, i blog sono stati alcune delle portate del ristorante. Certe volte ho anche pensato di aver esagerato, che fossi vicino ad un’indigestione: sono rimproverato di non aver saputo o voluto discriminare, di aver cercato dentro la lettura il senso di molte cose del mondo. Pensavo che per giudicare o censurare dovessi prima leggere in ogni caso e con qualsiasi premonizione. Ho ingurgitato una marea di sciocchezze palesi, una pletora di sfilate sartoriali fini a se stesse.non esiste palcoscenico adeguato a questo dietro le quinte, solo sussurri che giungono deformati dall’attesa e dal bisogno. Non vi serve, non mi aiuta, non fa scrivere.
giovedì 16 gennaio 2025
NOSTRI E NIENT'ALTRO -
Credo che siamo solo nostri, che ciò che condividiamo con un sorriso di piacere resti nostro per sempre. Ci credo fermamente e se racchiudo in un solo fardello questi anni di scritture non c’è niente di cui riesca a vergognarmi, nessuna parola che non vorrei aver detto. Scrivo per capire e sono un egoista, ogni tanto incontro uno scoglio più ruvido di me, altre volte una baia piena di vento e me la giro tutta.
mercoledì 15 gennaio 2025
NICOLE -
Nicole, noi viviamo di illusioni! E’ un’illusione quella di credersi veramente in grado di scrivere, però dobbiamo crederci, onestamente crederci per poter continuare ad esprimere il nostro senso di vita. In realtà la blogosfera è piena di gente che possiede emozioni il problema è trasmetterle! Su questo punto in 7 anni ho visto cadere branchi di asini ma lo ritengo fisiologico…come lo scegliersi a naso e capirsi spesso per intuito. E’ una forma alta di amore.
lunedì 13 gennaio 2025
LA MIA LIBERAZIONE FILTRATA -
I commenti sono la vita e la morte di quello che scrivo, la mia liberazione filtrata dal sacrificio di dovermi confrontare con sintassi e storie diversissime da me. Non sono elegante e disponibile, spesso me lo impongo perchè sento che la luce che ho intravisto nei miei sogni ad occhi aperti vi comprende tutti; donne, uomini, omosessuali, poeti e puttane, letterati per finta e artisti universali caduti per caso su queste pagine.
domenica 12 gennaio 2025
NULLA IPNOTICI -
Ci sono “nulla” imponenti in rete e non lo dico dall’alto di un’arroganza o presunzione di merito: i nulla sono talmente evidenti da non necessitare di alcuna spiegazione. Il comodo di un abbraccio apriori per non essersi spostati di una virgola dal target sociale e culturale di riferimento è qualcosa di ipnotico.
sabato 11 gennaio 2025
DIETRO I VETRI
Oggi che l’aria si accanisce dietro i vetri umana e malvagia come un’ombra sembra facile immaginarmi spoglio e silenzioso come un albero che vestirà la sera, come una spiaggia raggiunta dall’inverno.
Pensarmi come la riva e il mare uniti, la stessa cantilena di sempre accerchiata da un identico destino che si trascina inutilmente avanti e indietro. Sentirmi vivo più di tutto questo è una tentazione a volte, abbandonare per un istante i moti della luna, ma poi in nome di chissà quale altra stagione già dipinta evito ogni suono, mi chiudo senza un colore nel bianco e nero di me stesso e scrivo mille volte la stessa poesia. Ripeto lo stesso sciabordio dell’eco in una stanza ed è come se avessi sempre mille addii da dirmi prima di ogni attimo che segue.
venerdì 10 gennaio 2025
ALI
Schiudo le ali ogni notte
come riassorbito dalle eventualità
e pieno di vuoti,
ascolto l'infinito arrivare.
Ho sempre un sogno in serbo
per non morire.
giovedì 9 gennaio 2025
DUBBI -
Mi chiedo oggi se riuscirò a vedere la prossima primavera, se avrò gli occhi giusti per vederla intendo e se uscirò dall’inverno di questa mia parte di vita. La colpa è dei bilanci mandati in soffitta e non al macero. Distrutti, probabilmente avrebbero fatto meno male ma avrei avuto addosso quelli nuovi che si formano man mano. Non sono poi migliori. Anelo ad un resto di esistenza silenzioso e minimale, che io riesca a rimettermi in sella è risibile; gli ultimi anni senza scosse, senza luci della ribalta, senza pretese normali di miglioramento…senza amore?
mercoledì 8 gennaio 2025
LO SPAZIO VUOTO-
Con tutto quello che ho lasciato negli anni in rete su spazi diversi fra loro potrei vivere di rendita per molto tempo. Perchè no? Copiare e incollare QUI il materiale mio di altri mondi e altri tempi: compiacermene stoltamente e facilmente, dare un ritocchino qua ed uno là, dirmi non male, non male finchè l’eco dei miei passi si perderebbe nello spazio vuoto della mia esistenza.
martedì 7 gennaio 2025
lunedì 6 gennaio 2025
LA MIA AMNESIA -
Io ho dimenticato una gran quantità di cose e ne ho coscienza, quello che mi è rimasto, ciò che io definisco la mia cultura, non è altro che la summa concentrata di questa amnesia e il desiderio di riappropriarmi delle mie antiche nozioni. Se oltrepasso questo punto, se perdo tale consapevolezza la mia cultura si trasforma in una malattia e in un peso per chiunque mi sta attorno; Il Blog è una parte di me, un'esposizione della mia cultura, delle fibre con cui sono stato costruito, quindi è piena di piacevoli sciocchezze.
domenica 5 gennaio 2025
sabato 4 gennaio 2025
I MIEI TERRITORI-
Mi è sempre piaciuto attraversare i miei territori, osservarne i movimenti e controllarne gli attori. Con un certo distacco però, senza influenzarne troppo le dinamiche naturali. Là dietro c’è la mia infanzia protetta e felice, immemore dei casini futuri, e appresso l’adolescenza più inquieta che mai in un mondo che cambiava cento volte al giorno. Ora nessuna di queste due cose mi fa male, ora stanno lì, allegre o furibonde, belle a vedersi ma concluse in se stesse… molti altri frammenti di vita hanno avuto lo stesso destino, dopo la nascita e lo sviluppo non sono morti ma girano su se stessi cristallizzati.
venerdì 3 gennaio 2025
ESATTAMENTE COSI' -
Non posso scrivere diversamente da come scrivo, sono così; l’amore e la passione di cui parlo non sono forse anche vostri? Perchè vi destabilizza pensarlo? Per secoli l’uomo ha parlato d’amore e scritto d’amore e imprecato contro l’amore e i suoi poeti. Ma l’amore anche quello immaginato sussurrato fotografato descritto e bloggato è un sentiero difficile e pericoloso da percorrere. Perchè l’amore, fuori da noi, è sempre discutibile e osceno nasce come una magia intatta e subito dopo, a contatto col mondo, si ossida in una maschera volgare. Alcuni mi hanno invitato ad essere più tollerante tout court e a provarci ancora; io dico ricominciamo in un altro post, ho ancora alcune confessioni strabilianti da fare e sono un uomo che nasconde la sua tenerezza per non farsi troppo male.
giovedì 2 gennaio 2025
DUE BINARI -
Il maschio virile non riesce a convivere con l’uomo pensante: due binari perfettamente lucidi e paralleli che mi indicano una direzione ambigua. Potrei percorrerli in ambedue le direzioni: una mi direbbe che ho perso alcune importanti occasioni e non ho visto quadri palesi, l’altra mi racconterebbe la favola di un possibile e lontanissimo futuro. E’ come se il seme rifiutasse di riconoscere la sua pianta.
mercoledì 1 gennaio 2025
ASSENZE E RITORNI -
Sembro non aver pace: ho lasciato decine di tracce e di resti in rete in tutti questi anni. Penso spesso che è impossibile commentare ciò che scrivo, mi domando quindi quale senso possa avere farlo in un contesto in cui l’interloquio è fondamentale. Qui scrivo solo per me, mi dico e un po’ mento, scrivo per lasciare un segno alle spalle dei miei giorni: non riesco a pensare a dei possibili commenti mentre lo faccio. Vi sono dei moti dell’animo che non hanno alcun senso comune, alcuna giustificazione e che, tuttavia, si palesano senza ritegno. E’ questo il motivo dei miei ritorni e delle mie assenze.
Iscriviti a:
Post (Atom)